Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta certamente una conquista per l’allungamento dell’aspettativa di vita, ma pone anche di fronte al problema dell’aumento delle patologie legate all’invecchiamento e, tra queste, le demenze, patologie progressive ed altamente invalidanti.
Ad oggi, non esistono prospettive di guarigione né interventi in grado di arrestare la degenerazione cerebrale, ma molto è possibile fare per migliorare le condizioni di vita di chi viene colpito dalla malattia e di chi se ne prende cura.
La stimolazione cognitiva attraverso tecniche strutturate, con carta e matita, oppure utilizzando approcci elettronici o virtuali o, ancora, con strumenti speciali, creati appositamente per la gestione dei disturbi del comportamento e della relazione, come le bambole empatiche, rappresenta una risorsa per il lavoro con questi pazienti, destinati ad aumentare progressivamente di numero.
Solo uno psicologo con competenze nel campo dell’invecchiamento e della psicogeriatria è titolato per progettare interventi e lavorare con questi pazienti e con i loro familiari.
Negli ultimi anni le ASL, i centri privati/convenzionati destinati all’anziano, le cooperative, le associazioni, le onlus ed gli enti del terzo settore si stanno dotando di consulenti specializzati per scrivere e gestire progetti che trattino l’anziano con demenza e la sua famiglia come una risorsa e non come una zavorra di difficile gestione.
In questo percorso formativo verranno proposte metodologie e tecniche per costruire una relazione sana con la persona anziana disorientata e con la sua famiglia, per allestire un ambiente arricchente e stimolante che funga da protesi per chi lo fruisce.
Per comunicare anche in presenza di deterioramento cognitivo, per stimolare la memoria con tecniche tradizionali ed innovative come la realtà virtuale, per supportare i familiari, aiutandoli nella gestione dei disturbi comportamentali del loro caro e del burnout che solitamente ne deriva.
Particolare attenzione sarà posta sulla gestione dell’ansia e delle emozioni, senza dimenticare un focus sulle attività da suggerire, al domicilio o in struttura, per stimolare una persona anziana con demenza e aumentare la qualità della vita per l’intero nucleo familiare.
Si presenterà, inoltre, la corretta modalità di gestione e di utilizzo della bambola empatica, un potente strumento per la gestione del disturbo comportamentale, versatile ed efficace sia al domicilio che in un contesto residenziale e si tratteranno le tematiche dell’assistenza sotto vari punti di vista, dalle problematiche comportamentali legate ai deficit fisici ed al deterioramento sensorimotorio (come la disfagia o la sordità), a quelle conseguenti ad un ambiente di vita povero di stimoli.
Il corso è in partnership con S.O.F.I.A. – Sostenere Ogni Famiglia In Autonomia Srl, una startup innovativa che opera nell’ambito del supporto domiciliare alla famiglie che gestiscono anziani in stato di fragilità portando, a casa degli interessati, una rete di liberi professionisti e gli strumenti domotici necessari per assistere al meglio un anziano con demenza.
Al termine si acquisiranno i fondamenti dell’approccio biopsicosociale all’anziano, e, agli iscritti che ne facciano richiesta, verrà data la possibilità di entrare in contatto con i professionisti di S.O.F.I.A. per far parte della rete di esperti che opera in tutta Italia, utilizzando il medesimo approccio nei confronti della demenza e della fragilità cognitiva.